Il sangue

Il sangue rappresenta un elemento fondamentale per il funzionamento del nostro organismo. Pur occupando un percentuale del nostro volume corporeo pari al 5-7% (circa 4/5 litri), svolge una serie di funzioni vitali di primaria importanza per il funzionamento di tutti gli organi: 
  • Respiratoria (scambio ossigeno/anidride carbonica);
  • Nutritizia (porta a tutte le cellule le sostanze nutrienti);
  • Escretrice (raccoglie i rifiuti che convoglia agli organi destinati a distruggerli);
  • Termoregolatrice (distribuisce all’organismo il calore dell’attività cellulare);
  • Regola l’equilibrio idrico (per mezzo del plasma);
  • Difesa (trasporta i globuli bianchi e gli anticorpi);
  • Coagulante, grazie all’azione delle piastrine e dei fattori plasmatici della coagulazione;


I componenti del sangue


Nel sangue sono presenti diversi componenti: i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine che compongono la parte corpuscolata, e il plasma che invece rappresenta la parte liquida.

I globuli rossi trasportano l’ossigeno ai tessuti eliminando l’anidride carbonica. Presiedono alla regolazione dell’equilibrio acido-base del sangue. Sono costituiti per il 65% di acqua e per il 35% di sostanze solide (95% di emoglobina e 5% di lipidi, enzimi). Posseggono sulla loro superficie gli antigeni dei gruppi sanguigni. Il numero dei globuli rossi, di media, va da 4,2 a 6 milioni per millimetro cubo.
I globuli bianchi svolgono una importante funzione di difesa, distruggendo le sostanze estranee penetrate nell’organismo e contribuendo alla formazione di anticorpi. Sono divisi in Granulociti, Linfociti e Monociti. I valori normali vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo.
Le piastrine costituiscono gli elementi più piccoli. In un millimetro cubo si ne trovano circa 300.000. La loro durata media è brevissima: 3-5 giorni. Nella coagulazione del sangue il loro ruolo è importantissimo poichè intervengono nel processo di emostasi arrestando la fuoriuscita di sangue.
Il plasma rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. E' costituito prevalentemente da acqua (90%), al cui interno sono disciolte e veicolate molte sostanze quali proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione.

L'importanza del sangue in campo medico


Il sangue non è riproducibile in laboratorio. La pratica della donazione assume, quindi, una importanza fondamentale poichè tutti i suoi componenti sono considerati insostituibili a livello terapeutico e costituiscono per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza:
  • globuli bianchi per la cura di leucemie, tumori, intossicazioni da farmaci;
  • globuli rossi per la cura di anemie, emorragie;
  • piastrine per malattie emorragiche;
  • plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della coagulazione non diversamente disponibili;
  • plasmaderivati Fattore VIII e IX per l’emofilia A e B, immunoglobuline aspecifiche per alcune malattie immunologiche, albumina su alcune patologie del fegato e dell’intestino.


I gruppi sanguigni


Il biologo austriaco Karl Landsteiner, all'inizio del Novecento, giunse ad una importante scoperta: esistono 4 gruppi sanguigni, ABAB0. Tali gruppi si contraddistinguono per la presenza o meno di due agglutinogeni, A e B, sostanze antigeni presenti nei globuli rossi di ogni persona.
Chi ne possiede o l’uno o l’altro si ritroverà con il gruppo sanguigno A o B; chi li possiede entrambi avrà il gruppo sanguigno AB. Infine, i soggetti privi di agglutinogeni apparterranno al gruppo 0.
Nel plasma, invece, sono presenti anche le agglutinine, cioè anticorpi Anti-A, Anti-B, che possono agglutinare i globuli rossi che contengono l’antigene estraneo (A e B). In altri termini:
  • i soggetti del gruppo sanguigno A presentano l’agglutinina anti-B;
  • i soggetti del gruppo sanguigno B hanno l’agglutinina anti-A;
  • i soggetti del gruppo sanguigno AB (“recettori universali”) non presentano agglutinine;
  • i soggetti del gruppo 0 hanno in loro tutte e due le agglutinine (sono donatori universali).

Compatibilità tra i gruppi sanguigni


Landsteiner individuò, inoltre, un terzo agglutinogeno: Rh. L’85% dei soggetti presenta Rh positivo (Rh+). Il 15%, Rh negativo (Rh-).
Da qui la necessità di capire qual è la compatibilità tra i diversi gruppi.
  • Gruppo 0 Rh-: può essere donato a tutti (a prescindere dal gruppo), vista l’assenza di antigeni sui globuli rossi e l’assenza del fattore Rhesus.
  • Gruppo 0 Rh+: i soggetti con tale gruppo possono ricevere solo da persone con gruppo Zero (Rh+ o Rh-). Il fattore Rhesus positivo limita poi la donazione solo a persone con fattore Rhesus +, a prescindere dal gruppo sanguigno.
  • Gruppo A Rh-: l’antigene A permette la donazione a persone di gruppo A o AB. Si può ricevere, invece, solo da soggetti di gruppo A- o 0, per la presenza dell’agglutinina beta nel plasma.
  • Gruppo A Rh+: può donare sangue a persone A+ e AB+ e ricevere da 0+, 0-, A+ ed A-.
  • Gruppo B Rh-: l’antigene B fa sì che si possa donare il sangue soltanto a persone di gruppo B e AB. La presenza dell’agglutinina alfa nel plasma rende possibile ricevere sangue solo di gruppo 0- o B.
  • Gruppo B Rh+: può donare sangue a B+ e AB+ e ricevere da 0 e B.
  • Gruppo AB Rh-: può donare sangue solo al gruppo AB, vista la presenza di entrambi gli antigeni sui globuli rossi. La mancanza di agglutinine rende possibile ricevere da tutti i gruppi con fattore Rh-.
  • Gruppo AB Rh+: può donare sangue solo a persone con sangue AB+, ma ricevere da tutti i gruppi, a prescindere dal Rh.